Collins Obijiaku, Traces of Me

Installation Views | Works | Press Release

Siamo lieti di annunciare Traces of Me, la prima personale di Collins Obijiaku nelle sale di Luce Gallery a Torino, dal 4 maggio al 21 luglio 2023.

La mostra presenta una serie di nuovi dipinti del pittore nigeriano, che raffigurano ritratti caratterizzati dalle sue peculiari linee sinuose con il carboncino.

Obijiaku attinge alla tradizione della ritrattistica per esaminare le profondità, verità e complessità dell'umanità. Le figure di ciascuna opera appaiono tranquille e calme, con sguardi espressivi per coinvolgere direttamente l’osservatore. Con la volontà di potenziare ulteriormente l’allure e l’intimità, una linea deformata quasi topografica, il cui inizio e fine non distinguibili, si muove attraverso il volto e la pelle del soggetto richiamando la “mappatura” del viaggio della vita di ogni persona. L’insieme dei lavori incoraggia a contemplare l'individualità di ognuno, così come il loro distinto contributo alla diversità e alla complessità dell'esperienza umana.

L’occasione riunisce portrait di persone che Obijiaku ha conosciuto sin dall'infanzia. Come suggerisce il titolo della mostra, Traces of Me, i dipinti ad olio e carboncino celano un piccolo elemento del suo legame con ciascuno spirito affine ritratto, un sentimento provato realizzando questa serie. In tutte le accurate composizioni osserva vecchi amici, rievocando la somiglianza che li accomuna, e testimonia rispettosamente la loro convinzione interiore di forza, speranza, positività e intelligenza. Sebbene l’incorporare simbolismo è di solito indifferente all’artista, l’utilizzo del giallo ocra in molti lavori si riferisce al suo rapporto nostalgico con tale tonalità sin dalla giovane età. Ricorda che gli studenti più brillanti venivano selezionati per il gruppo giallo, colore che ancora oggi associa alle capacità intellettive. Per quanto il lavoro sia apprezzato esteticamente, la sua vera forza è come Obijiaku unisce le percezioni di gesti ed espressioni distinte dei soggetti con la disposizione meditativa delle linee a carboncino. Intende accompagnare l’osservatore con sensibilità in una visione più intima incoraggiando una profonda empatia.

In Portrait of Gladys (2023) raffigura un'elegante giovane nigeriana che indossa un abito blu pervinca. La donna siede in una stanza giallo pallido con le braccia premute verso il basso, spostando leggermente il peso a sinistra mentre si inclina un po’ in avanti verso di noi, incrociando direttamente il nostro sguardo. C'è una breve pausa nella sua espressione - i suoi occhi si socchiudono lievemente - come se ci stesse scrutando, piuttosto che il contrario. Il suo aspetto appare calmo e composto, emanando al contempo una sicurezza interiore. Per Obijiaku questa fiducia in se stessi è particolarmente importante da volerla rimarcare con i suoi soggetti femminili. Cerca, difatti, di cambiare i pregiudizi comuni sulle donne evidenziandone il potere. Serpeggiando sul suo volto, attraverso il petto, e scendendo a cascata lungo le braccia, le linee a carboncino creano percorsi visivi che l’osservatore può esplorare. Funzionando in modo molto simile alle impronte digitali o ai segni delle rughe, la identificano così come tutti i cambiamenti della vita. Sa chi è, dove è stata e dove aspira ad essere.

Collins Obijiaku (1995, Kaduna, Nigeria) vive e lavora ad Abuja. È un artista visivo nigeriano, il cui lavoro si concentra sulla ritrattistica. Si è avvicinato alla pittura e al disegno da autodidatta. Obijiaku ritrae persone del suo paese d'origine. In ogni opera, i loro sguardi affascinanti e la pelle ricoperta di linee a carboncino, che ricordano le mappe topografiche, favoriscono sia una comprensione più profonda del singolo che, in ultima analisi, dell'umanità nel suo insieme. Nel 2020, ha partecipato al programma di residenza per artisti di Black Rock Senegal, fondato a Dakar dall’artista Kehinde Wiley. I suoi lavori sono stati esposti anche al Museum of African Diaspora a San Francisco e al National Gallery of Arts ad Enugu in Nigeria. Le mostre internazionali, in Africa, Europa e Stati Uniti, includono la personale che gli ha dedicato Roberts Projects a Los Angeles. Inoltre, il suo lavoro è stato acquisito da numerose collezioni private e istituzioni pubbliche, tra cui il Dallas Museum of Art in Texas.

 

English version

We are pleased to announce Traces of Me, the first solo exhibition for Collins Obijiaku with Luce Gallery. A series of new portrait paintings - all with his signature meandering charcoal line-work - will be on view beginning May 4 through July 21, 2023.

Obijiaku is a Nigerian-based painter who uses the tradition of portraiture to examine the depths, truths, and complexities of humanity. In each work, the artist paints quiet, composed figures, with expressive gazes, to directly engage the viewer. To further strengthen the allure and intimacy, Obijiaku draws a winding line—with no detectable beginning or end—that weaves throughout the sitter’s face and skin reminiscent of ‘mapping’ each person’s life journey. Together, the paintings in Traces of Me encourage viewers to contemplate the individuality of each person, as well as their distinct contribution to the diversity and complexity of the human experience.

This exhibition brings together a collection of portraits of people the artist has known since childhood. As the title Traces of Me hints, the paintings conceal a small element of the artist’s connection between him and each kindred spirit on view, a sentiment Obijiaku felt after working on the series. In every elegant composition, he observes an old friend, memorializing their likeness, and thoughtfully records their inner conviction of strength, hope, positivity, and intelligence. Although usually indifferent to incorporating symbolism into his work, his use of ochre yellow, in many of the paintings, references the artist’s nostalgic connection to the hue from childhood. He recalled that all the brightest students were selected for the yellow group — a color he still associates with intelligence to this day. While aesthetically pleasing, the true strength of Obijiaku’s work is how he marries observations of each sitter’s distinct mannerisms and expressions, with his meditative charcoal line work, to gently guide the viewer to see more deeply and encourage profound empathy.

In Portrait of Gladys (woman in blue dress) we see an elegant, young Nigerian woman donning a periwinkle blue dress. In a pale yellow room, she sits with her arms pressing downward, shifting her weight slightly left while leaning ever-so-slightly forward toward us, meeting our gaze directly. There’s a brief pause in her expression — her eyes slightly squinting— as if she’s examining us, rather than the other way around.

Her demeanor is calm and poised, while simultaneously exuding an inner confidence. For Obijiaku this confidence is particularly important to emphasize with his female sitters, as he seeks to change common misconceptions of women, and instead emphasize their power. Meandering throughout her face, across her chest, and cascading down each arm, Obijiaku’s signature charcoal lines create visual pathways for the viewer to explore. Working much like fingerprints or wrinkles, the lines identify her, as well as all the twists and turns of life. She knows who she is, where she’s been, and where she aspires to be.

Collins Obijiaku (b.1995) is a Nigerian-based visual artist working in portraiture. A self-taught painting and drawing artist, Obijiaku creates alluring portraits of individuals from his home country. In each work captivating gazes and skin permeated with charcoal line work resembling topographic maps, foster a deeper understanding of both the individual, and ultimately humanity as a whole. In 2019, Obijiaku was an artist-in-residence at Black Rock Senegal, the multidisciplinary residency program founded by artist Kehinde Wiley in Dakar, Senegal. Obijiaku’s works have been also exhibited at the Museum of African Diaspora in San Francisco and the National Gallery of Arts in Enugu in Nigeria. His international exhibitions throughout Africa, Europe, and the United States include a solo show with Roberts Projects in Los Angeles, California. Additionally, his work has been acquired by numerous private collections and public institutions, including the Dallas Museum of Art in Dallas, Texas.