A Torino, dal 24 marzo al 23 aprile 2022, Luce Gallery è lieta di presentare “Traveling Mercies”, la prima mostra personale di Ryan Cosbert nelle sale della galleria.
La giovane pittrice afroamericana esprime idee concettuali profondamente radicate nella cultura nera attraverso un’astrazione tattile. I dodici dipinti esposti sono caratterizzati da una composizione a “tessere”. Applicando colori, texture e oggetti simbolici, l’artista concepisce opere che affrontano le conseguenze della sottomissione e dell'oppressione della comunità nera, mettendo spesso in risalto figure storiche nere emarginate, esperienze comuni o convinzioni assai consolidate. I lavori intendono stimolare conversazioni significative che si interrogano sull'assenza di questi vissuti nella nostra storia, esplorando anche le prospettive contemporanee dei neri.
Il titolo, Traveling Mercies (Misericordie per il Viaggio), si riferisce alla preghiera cristiana recitata per proteggere i viaggiatori da pericoli permettendo di raggiungere la destinazione sani e salvi. Il tema della necessità di protezione nel viaggio sembra presente in ciascuna tela. In accordo con il suo stile riconoscibile, le "tessere" sono disposte all’interno di uno schema a scacchiera assieme a spesse pennellate ruvide e una palette intrisa di significato. La varietà di blu evoca il cielo azzurro o l'oceano cobalto e le tonalità della bandiera panafricana - rosso, verde, giallo e nero -, sottintendono il viaggiatore, la destinazione o l'origine. Le energiche pennellate e l'utilizzo di colori brillanti attirano l’osservatore, mentre la composizione a griglia suggerisce un ordine e una chiarezza di fondo del messaggio, rivelati solo nei titoli. La forza del lavoro di Cosbert è nella creazione di un linguaggio visivo riconoscibile, usando le sue "tessere" ed elementi simbolici per trasmettere concetti altamente specifici tratti dalla sua ricerca e dalla sua esperienza personale.
Fly High, Ode to Bessie Coleman (2022) ricorda un cielo ceruleo coperto da un vorticoso skywriting bianco e spesse "piastrelle" bianche somiglianti a cumuli con sfumature grigie. Vediamo volare in ogni direzione aeroplani di varie dimensioni, realizzati in carta bianca e attaccati alla superficie del dipinto, nella cui parte sinistra appare una solida colonna della sua griglia in bianco-grigio più spesso, quasi ad annunciare una tempesta in arrivo, come una barriera di nuvole che vi si infrange.
Inoltre, l'artista ha inserito charm con una zampa di coniglio su due aeroplanini di carta, alludendo alle speranze in un viaggio di successo. Questo noto simbolo portafortuna è una tradizione che può essere fatta risalire dagli afroamericani ridotti in schiavitù al folklore della savana africana.
English Version
Luce Gallery is pleased to announce “Traveling Mercies”, the first solo show of Ryan Cosbert in Turin, from March 24 to April 23, 2022.
The young African-American painter of Haitian and Guyanese descent uses a tactile abstraction to communicate conceptual ideas deeply rooted in Black culture. The exhibition features twelve paintings characterized by a “tile” composition. Applying symbolic colors, texture, and objects, the artist conceives works that reference the consequences of subjugation and oppression of the Black community while often highlighting marginalized Black historical figures, communal experiences, or very held beliefs. The paintings seek to foster significant conversations that question the absence of these stories in our history while also exploring contemporary perspectives from Black individuals.
The title, Traveling Mercies, is an expression related to a type of Christian prayer said to protect travelers from the perils of travel, allowing them to arrive safely at their destination. This theme of requiring protection on a journey seems present in each painting. In keeping with her signature style, the “tiles'' are laid out in a checkerboard pattern along with thick textured brushstrokes and a palette imbued with meaning. The artist chose a collection of blues echoing the azure sky or cobalt ocean and hues of the Pan-African flag in red, green, yellow, and black implying the traveler, destination or origin. The energetic brushstrokes and use of bright colors draw the viewer in, while the grid-like composition hints at an underlying order and clarity of the message, revealed only in the titles. The strength of her work is how she has created a recognizable visual language using “tiles” and symbolic elements to express these highly-specific concepts drawn from her research and personal experience.
Fly High, Ode to Bessie Coleman (2022) resembles a cerulean sky filled with swirling white sky-writing and thick, white, cumulous-like “tiles” with gray undertones. Soaring in all directions, we see white paper airplanes, in varying sizes, attached to the surface of the painting. At the left of the composition, Cosbert paints a solid column of her grid in this thicker gray-white, almost to imply a storm brewing, like a wall of clouds rolling in.
Also, the artist hangs a beige rabbit foot charm on two of the paper planes, alluding to hopes of a successful journey. This well-known symbol of luck is a tradition that can be traced from enslaved African Americans back to African savanna folklore.